CAPITOLO III: IL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO COME SERVIZIO:
IL CASO UNITEC
3.2 Il Magazzino Virtuale
Il concetto innovativo di Magazzino Virtuale è frutto di alcune tendenze di gestione in atto oggi, per la sopravvivenza
in un mercato sempre più minacciato da una concorrenza di livello globale e da turbolenze che rendono il ciclo di vita
di prodotto sempre più breve.
Tra queste tendenze, già trattate in precedenza, sono sicuramente da annoverare l'outsourcing delle attività aziendali
che non rientrano nel core business accompagnato da una maggiore flessibilità organizzativa, e l'uso dell'Information
and Communication Technology nelle procedure di approvvigionamento, con lo scopo di risparmiare risorse da destinare
all'attività caratteristica.
Proprio per quanto riguarda l'outsourcing delle procedure di approvvigionamento, un'indagine recente prevede che il 50%
delle aziende europee e statunitensi adotterà, entro i prossimi tre anni, soluzioni di outsourcing nell'ambito delle
operazioni di procurement, contro l'attuale 22% che ha già una strategia in questo senso.
Tramite l'outsourcing di tutte quelle attività che non rientrano fra quelle comprese nell'area di eccellenza,
l'impresa può concentrare le risorse sulla produzione di beni e servizi, sulla loro qualità, sul design e quindi sulle
competenze distintive con cui creare valore utile per le imprese clienti (in pratica l'impresa riesce a riorganizzare
la propria struttura con una nuova organizzazione a rete della divisione del lavoro).
In questo nuovo scenario di "impresa estesa" si va delineando un modello di catena di fornitura estesa, in cui l'attività di
logistica non si risolve nella sola attività di razionalizzazione degli approvvigionamenti di materie prime e della
distribuzione di prodotti finiti, ma comprende tutto l'insieme di attività che permettono il flusso fisico ed informativo
delle merci, al posto giusto ed al momento giusto, all'interno della catena produttiva.
Abbiamo già detto come gli strumenti elettronici di acquisto cambino a seconda dei modelli di gestione dei rapporti
di fornitura, del livello di collaborazione che può essere minimo nella transazione discreta e alto nello scambio relazionale.
Proprio nell'ambito dello sviluppo dei rapporti di collaborazione, spinto dalla tendenza allo snellimento della struttura
organizzativa, le due soluzioni più innovative sono rappresentate dall'outsourcing delle procedure di acquisto, e
dalla condivisione delle disponibilità di magazzino, attraverso la creazione di un Magazzino Virtuale.
Il termine è stato coniato dal Dott. Vincenzo Marino, attualmente amministratore delegato della Unitec D, ed stato già
da qualche anno riconosciuto dal dizionario dell'Economia Digitale edito dal Sole24Ore.
Il magazzino virtuale nasce dalla condivisione, tra aziende operanti nello stesso settore, che si riforniscono delle stesse
tipologie di materiali o componenti e operano nello stesso territorio, delle disponibilità di magazzino.
L'idea si fonda sull'ipotesi di esclusione della contemporaneità, dimostrata ogni giorno in modo semplice, dall'unica ruota
di scorta presente nelle nostre autovetture (è infatti altamente improbabile che si buchi più di una ruota alla volta),
e che trova la sua dimostrazione matematica nella legge empirica del caso di Laplace.
L'obiettivo è dunque quello della riduzione di scorte uguali presenti in tutti i magazzini.
Per cui un'impresa avrà sempre la disponibilità immediata del materiale o componente, ma può non averne la presenza fisica
in magazzino.
La stessa cosa avviene nel just in time, con la differenza che nel Magazzino Virtuale intervengono i concetti di
outsourcing del processo di approvvigionamento, e di condivisione delle infrastrutture di magazzino.
Il Magazzino Virtuale, può essere definito come un ibrido fisico-informatico, nel senso che la disponibilità fisica dei
materiali riguarda solo le scorte presenti nelle proprie infrastrutture, mentre il resto dei materiali di cui l'impresa
può necessitare sono presenti in quell'entità chiamata Magazzino Virtuale, la quale approvvigiona e rifornisce i soggetti
nel momento in cui il componente/materiale è effettivamente richiesto.
Il Magazzino Virtuale rappresenta una possibilità di riduzione dei costi, attraverso la riduzione delle immobilizzazioni,
introdotta da una gestione flessibile delle scorte mediante la loro condivisione con altri soggetti.
Il funzionamento è assicurato da un soggetto esterno, il provider di servizi (figura 17), il quale ha la visibilità delle scorte
complessive e, attraverso sistemi informatici e procedure gestionali dedicate, gestisce i magazzini calcolando le necessità
delle aziende ed i livelli di ridondanza di materiali all'interno del distretto.
Nel nostro caso il provider Unitec sarà in grado di predisporre di volta in volta a favore dei clienti, secondo le esigenze
e le tipologie di prodotti da approvvigionare, strumenti ed applicazioni informatiche su misura, grazie all'esperienza maturata
in questo settore.
Le richieste di materiale transitano per il provider stesso, che dispone l'approvvigionamento da un magazzino interno al gruppo
delleaziende aderenti, o, eventualmente, da un fornitore esterno (figura 17).
Il Magazzino Virtuale necessita di una informatizzazione di base comune alle imprese partecipanti e l'adozione di procedure e
protocolli standard, in modo da avere una completa omogeneità dei dati utilizzati nel sistema35.
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