Le definizioni di Supply Chain Management a cui si può fare riferimento sono numerose, ognuna delle quali ne evidenzia
particolari aspetti:
- "approccio integrato e orientato al processo per l'approvvigionamento, la produzione e la consegna di prodotti e servizi ai clienti. SCM gestisce le relazioni con in sub-fornitori, i fornitori, le operazioni interne, gli intermediari, i distributori e il cliente finale. SCM comprende la gestione delle materie prime/semilavorati/prodotti finiti e dei flussi di informazioni ed economici" (Fonte M.I.T, 1997)
- "L'incremento di valore economico e percepito dal cliente attraverso la gestione sincronizzata dei flussi delle materie prime e delle informazioni associate, dall'approvvigionamento delle materie prime al consumo"( B.J. LaLonde, Ohio State University, 1996)
- "SCM consiste nel riuscire ad avere il prodotto giusto nel posto giusto, al prezzo giusto, nel momento giusto, nelle giuste
condizioni"( R.Blackwell, Ohio State University 1998)
A prescindere dalla specifica definizione, è evidente che con SCM si intende un processo il cui obiettivo consiste essenzialmente
nell'ottimizzazione della delivery¹ al cliente, basato sull'efficienza della comunicazione tra i
diversi soggetti presenti lungo la catena. In particolare, l'obiettivo di ottimizzazione è perseguibile attraverso:
- la diminuzione dei costi di inventario, legando la produzione alla domanda;
- la riduzione dei costi totali di produzione, velocizzando il flusso di merci all'interno del processo produttivo e migliorando
il flusso informativo tra l'azienda, i fornitori e i distributori;
- il miglioramento della soddisfazione del cliente, offrendo velocità di consegna e personalizzazioni di prodotto.
Le aree di gestione comune nell'ambito della SCM sono tipicamente quelle degli approvvigionamenti, del magazzino e della produzione,
nonché quelle della pianificazione, che può avvenire attraverso unità autonome di coordinamento intraziendale create specificatamente
per questo scopo oppure da una rete di collegamento tra le imprese coinvolte. Nel primo caso la struttura sarà evidentemente più
formale e strutturata, nel secondo più elastica ed agile.
A prescindere dallastruttura organizzativa adottata e dal grado di integrazione commerciale raggiunto, l'esigenza alla quale il SCM
risponde rimane quella di operare in maniera più reattiva sul mercato cercando, contemporaneamente, di ottimizzare i processi
delle singole imprese, tenendo ben presenti i mezzi, le risorse e le strutture dell'intero processo, attraverso azioni coordinate.
Figura 1: Esempio di Gestion e ed integrazione della SCM.
Fonte: Atos, 2000.
In un modello esemplificativo di SCM, presentato nella figura 1, le imprese della stessa filiera operano come un'unità
commercialmente integrata, sia verso i fornitori di materie prime che verso i clienti, gestendo in comune le fai si acquisizione
delle materie prime, della loro lavorazione e distribuzione, nonché della pianificazione dei processi interni alla catena del valore.