Come appena osservato SCM viene definita come "L'infrastruttura, l'organizzazione, i processi e la tecnologia necessari per rendere
disponibili ai clienti i prodotti giusti, al posto giusto, al momento giusto (e ai costi giusti)". Questa definizione, che pure
rimane valida a tutt'oggi, vede d'altra parte ampliarsi progressivamente i confini, in modo coerente con l'ampliamento dei
confini di azione della singola azienda (Antinozzi, 2001).
In una prima fase, infatti, gli sforzi erano concentrati all'interno della singola azienda, per raggiungere obiettivi di efficienza
grazie ad una maggiore integrazione ed ottimizzazione dei processi interni.
L'integrazione dei processi interni riguardava soprattutto tre aeree principali¹ :
- L'integrazione delle informazioni;
- Il coordinamento;
- La connessione organizzativa.
L'integrazione delle informazioni riguarda la condivisione delle informazioni e della conoscenza tra i diversi attori della
supply chain, che devono essere messi nella condizione di scambiarsi informazioni riferite alla domanda, alla situazione di magazzino,
ai piani produttivi, ai piani promozione, alle previsioni e al programma di spedizione, essendo altresì in grado di coordinare la
gestione delle scorte.
Il coordinamento consiste nell'assegnare capacità decisionali e risorse all'anello della supply chain che si trova nella migliore
posizione per gestirle.
L'integrazione, però, non risulta completa senza una stretta relazione organizzativa tra le società: i due partner nella catena degli
approvvigionamenti devono definire e mantenere canali di comunicazioni, siano esse Edi, Internet o altro.
Raggiunti questi obiettivi preliminari, si può notare l'importanza di estendere questo processo di integrazione ai propri partner,
siano essi clienti o fornitori; la supply chain supera cosi i confini aziendali.
Il contesto attuale pone sempre più attenzione alla possibilità di collegare tra loro non più singole aziende, ma intere comunità,
creando i cosiddetti mercati virtuali o "marketplace²" , nei quali interagiscono contemporaneamente più fornitori e più clienti.
Questa progressiva evoluzione della supply chain e la tendenza all'ampliamento delle funzionalità supportate sono guidate da una serie
di fattori, sinteticamente riconducibili ai seguenti³:
- una crescente e sempre più pervasiva focalizzazione sul cliente: in ogni fase/momento della supply chain, i bisogni del cliente
finale vengono compresi e diventano fattori guida nel processo decisionale; data l'importanza crescente e il ruolo di centralità
attribuito al cliente, è necessario che l'azienda sia in grado di assicurare un adeguato servizio basato sulla qualità, sulla
personalizzazione del prodotto e sulla velocità di consegna, anche considerando che le aspettative del cliente in termini di
ampiezza di scelta, livello di servizio, velocità di consegna e costo stanno progressivamente aumentando;
- un utilizzo più avanzato della tecnologia: flussi di dati e informazioni interessano tutte le fasi/momenti della supply chain;
- misurazione delle performance: in ogni fase/momento della supply chain vengono monitorati tempi e costi, oltre ad altri
parametri, e valutati rispetto agli obiettivi finali nell'ottica di un progressivo miglioramento delle performance. Si possono
individuare molti indicatori attraverso i quali avere una misurazione delle performance della Supply chain; alcuni di quelli
più comunemente usati sono:
- livello di servizio (percentuale degli ordini, o delle righe d'ordine, spedite nella data e con la quantità richiesta dal cliente);
- accuratezza del forecast4 ;
- valore delle scorte;
- utilizzo degli impianti;
- la globalizzazione: si creano per l'azienda nuove possibilità di acquisto di materie prime a bassi costi delle economie emergenti e nello stesso tempo si creano nuove possibilità di vendita: ciò determina uno spostamento geografico della tradizionale localizzazione del business e della supply chain (dalla fornitura alla produzione alla consegna al cliente), e rende necessario, per un'azienda, servire mercati globali e assicurare un livello di servizio omogeneo indipendentemente dal mercato di destinazione; si consideri inoltre che la globalizzazione ha generato un complessivo aumento del livello della competizione, che a sua volta impone alle aziende di operare con maggiore efficienza e ricercando/diffondendo vantaggi competitivi di differenziazione rispetto ai competitor. L'area dei servizi al cliente e della delivery rappresenta, alla data, una delle principali aree del vantaggio competitivo.