Un'evoluzione dell'outsourcing degli approvvigionamenti può essere considerato il Magazzino Virtuale: una particolare
applicazione che può essere utilizzata soprattutto nei distretti produttivi, costituiti tipicamente da imprese di piccole
e medie dimensioni.
L'idea di questo magazzino virtuale nasce gia a fine degli anni 80 dall'esigenza di ottimizzare la gestione dei magazzini
delle imprese di un
particolare distretto industriale, anche se l'idea del magazzino unico per
più imprese non è nuova, ma in passato si è sempre scontrata con problemi
che ne hanno impedito la realizzazione.
Il motivo per cui il magazzino virtuale è il naturale punto di riferimento nei distretti industriali, dipende dal fatto
che in tali contesti la compatibilità alla condivisione delle materie prime e dei semilavorati è estremamente elevata.
Ed è proprio la loro specializzazione in un determinato settore industriale, che porta queste aziende ad avere la produzione
estremamente efficiente e quindi competere sui mercati con imprese di maggiori dimensioni.
L'elevata elasticità nelle strategie commerciali e produttive, non sono il più delle volte sostenute dall'altrettanta
elasticità nelle strategie di forniture e nella gestione del magazzino, con conseguente presenza di ridondanze di merci
stoccate e naturalmente una certa confusione dal punto di vista operativo e logistico. Si avrà cosi un aumento del lead-time¹.
Figura 8: Alcuni distretti industriali italiani.
Fonte: Unitec, 2000
Considerando l'elevata efficienza raggiunta nei processi produttivi dei distretti industriali, la nuova sfida da lanciare
per migliorare la competitività è rappresentata proprio dall'ottimizzazione della gestione del magazzino e dei processi di fornitura.
Il problema non è però facile da risolvere, dato che bisognerà superare le resistenze delle imprese potenzialmente coinvolte.
Tali resistenze riguardano essenzialmente:
- i costi per creare piattaforme fisiche comuni, che sarebbero notevoli e poi vincolerebbero le imprese nelle strategie future;
- la perdita di autonomia nella gestione, che nelle piccole e medie imprese è la forma più elementare di flessibilità e sono quindi
restie a condividere con i diretti concorrenti informazioni riguardanti i mercati di approvvigionamento e di distribuzione.
Tutti questi problemi possono essere risolti simultaneamente con il concetto di "Magazzino Virtuale" messo a punto dalla Unitec.
Il magazzino virtuale può essere considerato un'evoluzione del magazzino tradizionale, in quanto la disponibilità
fisica del bene viene sostituita dall'informazione relativa alla disponibilità e alla locazione del bene e della logistica.
La Unitec interviene in questo processo gestendo il flusso degli approvvigionamenti per conto delle aziende clienti.
I vantaggi che derivano dal fatto che le imprese possono attingere da un magazzino comune, sono quelli di permettere alle
imprese di ottimizzare, riducendole, le scorte stoccate senza incidere sulla capacità produttiva. In questo modo si ridurranno
anche i costi amministrativi, e allo stesso tempo si conterranno i costi di acquisto per le forniture grazie alle economie di
scala che si ottengono.
La constatazione da cui ha preso forma l'idea del magazzino virtuale, è che all'interno di un distretto industriale sono
presenti numerosi duplicati di materie prime e semilavorati, stoccate contemporaneamente da più imprese.
Una volta messe insieme queste quantità, si può notare che sicuremente sono superiori alle effettive necessità di produzione
di tutto il distretto, anche nel caso in cui la domanda dovesse subire un'accelerazione.
Allo stesso tempo è noto che la merce
stoccata in magazzino è un costo non indifferente per l'azienda, trattandosi di capitale immobilizzato che al contrario potrà
essere investito in altre attività produttive.
Inoltre, all'interno del magazzino sono sempre presenti quantità di materiali
di ricambio che l'azienda ha a disposizione per garantire una certa continuità nella produzione nel caso di guasti imprevisti
agli impianti, sempre che questi guasti possano essere riparati, altrimenti avremo anche ricambio che non potremo più utilizzare.
L'ingegnerizzazione del Magazzino Virtuale è basata sul principio della "esclusione della contemporaneità" utilizzato nella
progettazione di sistemi complessi, ovvero si esclude statisticamente che lo stesso
componente vada in avaria nello stesso momento in due aree differenti del sistema.
Un esempio quotidiano è la ruota di scorta,
ne possediamo una anche se la nostra autovettura ne usa quattro, ma si esclude la possibilità di forare contemporaneamente più ruote.
Con il magazzino virtuale le risorse di tutto il distretto saranno condivise, in modo da diminuire le merci stoccate, senza però
rinunciare ad una pronta disponibilità nel caso queste fossero necessarie. Questo grazie alla gestione coordinata e globale
dell'outsoucer esterno, cosi avremo ottimizzato le scorte e ridotto i costi di acquisti e approvvigionamenti mediante
l'accesso a sistemi informativi interaziendali che, soprattutto per le PMI, possono rappresentare un'importante risorsa
per aumentare la competitività nel mercato.
La base del funzionamento del il magazzino virtuale è rappresentata da una piattaforma software. L'outsourcer utilizza
sistemi multipiattaforma aperta, vale a dire in grado di interscambiare dati con altri sistemi via Internet,
Intranet o Extranet; che gli permette di avere a disposizioni informazioni in tempo reale da tutto il distretto,
ma anche di interfacciarsi continuamente con le imprese interessate.
L'intero distretto si comporta come un'unica fabbrica. Inoltre, che essendo i flussi di magazzino informatizzati
e gestiti da un clic, il provider di un qualsiasi distretto potrebbe risiedere in qualunque parte del mondo.
Il magazzino virtuale è costituito fisicamente dall'insieme dei magazzini di proprietà delle aziende del distretto,
ma la gestione è affidata ad un outsourcer qualificato.
Le aziende partecipanti trasmettono al gestore del Magazzino
Virtuale le informazioni dei contenuti del magazzino aziendale che desiderano condividere nel distretto, a sua volta
il gestore genera un magazzino virtuale che contiene le descrizioni dei materiali, la quantità disponibile ed i tempi
d'approvvigionamento. In questo modo le imprese possono conseguentemente ridimensionare le proprie scorte in funzione
della disponibilità del magazzino virtuale e delle necessità operative.
Il gestore del Magazzino Virtuale (outsourcer) provvederà ai prelievi e alle consegne nell'ambito del territorio oltre
al riapprovvigionamento dello stesso magazzino.
Nel Magazzino Virtuale le ridondanze sono normalizzate e le obsolescenze riciclate, la rotazione di magazzino aumenta,
il capitale vincolato si riduce e la disponibilità si moltiplica.
I magazzini delle imprese partecipanti si trasformano da passivi in attivi e gli imprenditori possono scegliere se
investire in scorte o in servizi.
Partecipare ad un Magazzino Virtuale, inoltre, permette di:
- eliminare gli overhead gestionali;
- adeguare i costi all'andamento congiunturale aziendale;
- avvalersi di sinergie negoziali ed organizzative;
- usufruire di sconti di scala moltiplicati in funzione dei grandi volumi d'acquisto generati;
- garantire una migliore reperibilità delle forniture con un innalzamento degli standard qualitativi;
- minimizzare i costi di struttura;
- salvaguardare l'ambiente riducendo il traffico generato da trasporti di lungo percorso.
Il Magazzino Virtuale oggi è realizzabile grazie alle tecnologie di rete, la sua applicazione è possibile ovunque e
rappresenta un altro passo verso la nuova economia.